Siamo così abituati a modificare tutto ciò che ci circonda che ormai non riusciamo più a renderci conto che spesso e volentieri sbagliamo.
I fiumi si spostano, o al massimo li riempiamo di ponti, cambiamo gli argini per proteggerci dalla furia del fiume (furia del fiume? Da quando in qua i fiumi si incazzano???), peccato che rendiamo più difficile il passaggio degli animali. Le piante si tagliano, ma non per utilizzare il legno, che verrà bruciato all’aperto (illegalmente) perchè occupa spazio. I lati delle strade vengono spesso liberati dalle piante si lati perchè chi ci va addosso si fa male. Ma i pali della luce e le case ai limiti delle strade? Quelli non sono pericolosi? Si spostano da soli? E poi perchè la gente centra le piante, se non perchè va troppo forte? Dov’è la colpa di un albero?
Ma la parte migliore sono i giardini. Le piante vengono mutilate per qualsiasi motivo, addirittura i giardinieri ormai dicono che le piante non crescono bene se non vengono tagliate.
Ma dove se la sono inventata? Attenzione, tagliamo le foreste, le aiutiamo a crescere. Sarebbe un’idea. Ma non è che quelli che poi le tagliano sono ancora loro? Forse?
Adesso va di moda poi pulire il fondo dei boschi. Ovviamente boschi senza la pulizia non vivono. La pulizia del sottobosco viene fatta per prevenire gli incendi che però molto raramente accadono per autocombustione. Stiamo molto attenti a discernere tra ciò che facciamo per comodità nostra e ciò che serve veramente. In natura non serve l’intervento umano, a meno che le modifiche che noi apportiamo siano così grandi da aver bisogno di ulteriore intervento per cercare di limitarne i danni.
Cerchiamo di fare in modo che il nostro passaggio sia leggero. Meno visibile sarà l’impronta che lasceremo, meglio avremo vissuto. E meno problemi lasceremo alle generazioni future.
 
Modificazioni
sabato 3 marzo 2007