Ecco un simpatico articolo da www.e-gazette.it:

Roma, 26 marzo – L’Unione produttori di biodiesel dell’Assocostieri in una lettera spedita a Romano Prodi e ai ministri dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, e delle Politiche agricole, Paolo De Castro, nonché al sottosegretario alle Finanze Vincenzo Visco, mette sotto accusa le compagnie petrolifere e il Governo. Infatti Bersani e il Governo annunciano provvedimenti a favore dei carburanti di origine vegetale, affermano un intervento importante dell’Italia a favore della riduzione dell’inquinamento e della dipendenza energetica dalle importazioni, ma poi all’atto pratico è inapplicata una legge dello Stato, quella che impone dal 1° gennaio scorso di miscelare all’1% gasolio vegetale al diesel e alcol alla benzina. Nel frattempo, protestano i produttori di questi carburanti, la capacità produttiva nazionale - un milione di tonnellate - non viene utilizzata a causa delle tasse pesantissime che mettono fuori mercato queste produzioni. Al contrario di quanto fanno gli altri Paesi europei.

Ormai più di due anni fa ho optato per l'acquisto dell'auto nella versione diesel confidando (ingenuamente e un po' stupidamente) che il biodiesel, avrebbe presto dominato il mercato e mi avrebbe permesso di inquinare meno senza apportare modifiche al motore. Mi ero illuso, in quanto poco dopo il governo Berluscono emanava leggi repressive per quanto riguarda l'utilizzo di biocarburanti in Italia. Sottolineo in Italia, perchè in tutto il resto dell'Europa e del mondo, i biocarburanti sono considerati l'unica alternativa importante ai carburanti tradizionali, in mancanza di variazioni dei motori stessi. Ora, oltre a queste già insensate limitazioni all'utilizzo, si viene a sapere che le società petrolifere non applicano una legge che seppur in maniera risibile limiterebbe le emissioni nocive.

Ma quando ci renderemo conto che i soldi nonj ci aiuteranno a respirare e a vivere meglio?


 
mercoledì 28 marzo 2007
Siamo alle solite