In attesa di superare tutte le barriere burocratiche per la fondazione della società senza fini di lucro stiamo cercando di aumentare la superficie alberata di Mirandola operando sul terreno a disposizione. Si tratta di circa 3600 metri quadrati che sono stati tolti alla coltivazione tradizionale ormai più di tre anni fa, con l'intento di migliorare le caratteristiche chimico-fisiche che erano state distrutte con anni di coltivazione intensiva. Tanto per dare un'idea di che cosa comporta l'eccessivo sfruttamento del terreno coltivato vi porto a conoscenza del fatto che ci sono voluti quasi due anni solo per far crescere degnamente l'erba, nonostante sia stata abbondantemente seminata in più riprese.
La costituzione di questo "parco" è iniziata con la semina di trifoglio che come tutte le leguminose ha la caratteristica di fissare nel terreno l'azoto atmosferico, rivelandosi un concimatore naturale. Il secondo passaggio è stato quello di iniziare a piantare piante d'alto fuso, in maniera da creare una siepe divisoria sul lato verso una stradina di campagna e sul confine nord per rallentare il vento. Sono state poste in ordine sparso tenendo in considerazione la futura crescita degli alberi. Negli ultimi due anni abbiamo rinfoltito la presenza di piante arrivando a quest'anno a quella che dovrebbe essere la copertura ottimale. Purtroppo le condizioni climatiche non ci hanno aiutato costringendoci a ricorrere a sistemi di irrigazione per compensare le ridotte precipitazioni. Sono presenti tutte le più comuni piante da frutto e alcune decisamente meno comuni, più il maggior numero di specie autoctone che siamo riusciti a rinvenire nei vivai. Devo ammettere anche un errore iniziale che adesso non commetterei più, sono state introdotte anche specie non originarie del luogo per motivi decorativi.
Abbiamo potuto con il tempo notare quanto sia difficile non ricorrere a sostanze chimiche per salvaguardare le piante. Ne usiamo quantità risibili, ma notiamo come i parassiti siano attratti dalla nostra vegetazione così poco protetta rispetto al circondario. Prevediamo comunque con l'irrobustirsi delle piante di sospendere qualsiasi tipo di trattamento. Ci tengo a sottolineare che qualsiasi trattamento effettuato ha avuto il solo scopo di salvare la vita alle piante e non a migliorarne la produzione, che non è il nostro obiettivo.
Oltre a sapere che tutto questo contribuisce a compensare il nostro impatto, devo dire che soddisfa anche la vista. E con il tempo lo spettacolo non può che migliorare.


 
gatto
lunedì 26 marzo 2007
Portiamoci avanti