Innanzitutto una comunicazione di servizio, sembrano risolti i problemi di connessione che insieme a nostri personali impegni lavorativi e non, ci hanno costretto a rimanere fermi a lungo.
Nel frattempo non ho però perso il vizio di parlare con la gente e di tentare di rendere consapevoli le persone. Senza comunque pensare di essere la verità fatta persona. Tendo a discutere solo di ciò che conosco, giusto per evitare brutte figure.
Ultimamente però noto una sorta di incomprensione tra me e i miei interlocutori. Quasi tutti sembrano seriamente preoccupati per il costante aumento dei livelli di inquinamento, ma quando faccio notare che è dovere di tutti limitare gli sprechi e di conseguenza l'inquinamento in generale, mi sento sempre rispondere che nessuno si sente responsabile, ma che sono i ricchi e le grandi aziende a creare i problemi.
I pannolini biodegradabili non li comprano perchè loro sanno quanto costa una famiglia e non possono sprecare i soldi, ma poi comprano auto decisamente costose e inquinanti, borsette e vestiti firmati, scarpe alla moda. I loro figli a quanto pare valgono meno del loro status, e anche se si fingono bravi genitori, in fondo non sono molto interessati al mondo che gli lasciano.
I detersivi non li controllano, e invece di scegliere quelli meno dannosi (figuriamoci quelli non dannosi) comprano i soliti, evitando accuratamente di notare tra i componenti gli sbiancanti ottici (che non puliscono niente, ma coprono solamente) che finalmente per legge i produttori devono evidenziare.

Tutti noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa nel nostro piccolo prima e nella nostra comunità poi. Parafrasando un frase storica:

"Non chiediamoci che cosa il pianeta possa fare per noi, ma che cosa possiamo fare noi per il nostro pianeta"

 

P.S.: Sto leggendo il libro di Rizzo e Stella "La casta". Vomitevole è un eufemismo. Fermiamoli!

 
mercoledì 26 settembre 2007
Incomprensioni.