Se dovessi rappresentare la Pianura Padana in un quadro, probabilmente sarebbe un enorme distesa "piatta" di quadratini verdi e gialli interrotti da grandi distese grigie, in poche parole una "natura morta".
Voglio riportare una notizia che credo a molti di noi è sfuggita o
meglio non è mai passata attraverso i media di "disinformazione", soprattutto per informare coloro che imperterriti navigano nella convizione che " è sempre stato così" , ebbene risale al 5 Marzo 2007 e citava questo : "L'Unione Europea ha chiesto all'Italia di dichiarare desertificata tutta la Pianura Padana per la troppo alta presenza di azoto e fosforo, conseguenza degli scarchi degli allevamenti e delle concimazioni azotate". Cosa vuol dire tutto ciò ?! Allora detta in maniera molto semplice, le troppe concimazioni alimentano le coltivazioni ma non apportano nulla anzi viene addirittura tolto ogni anno ai vegetali con la conseguente diminuzione dell'humus* che al di sotto dell'1% di concentrazione raggiunge la soglia di desertificazione......... riportato di seguito vuol dire: Niente humus = niente vita nel terreno = nada produzione = minor assorbimento dell'acqua = siccità.
Altra conseguenza sembra derivare dall'alta concentrazione dello "ione azotato" nel terreno che causa gravi danni per la salute dell'uomo attraverso i vegetali che vengono assunti con l'alimentazione ovvero i "nitrati" si possono unire alle "ammine"a livello dello stomaco dando come risultato la formazione di sostanze cancerogene.
Non è un caso che tale problema nasca proprio nella Painura Padana visto che ospita ben l'80% di tutto il patrimonio zootecnico italiano. E' ovvio che tale "dichiarazione di desertificazione" implichi delle inevitabili conseguenze che troveranno disaccordi in ogni dove, cioè ad essa dovrebbe seguire la limitazione del numero di animali allevati in base alla superficie ( circa la metà di meno rispetto a oggi ) ....FIGURIAMOCI!!!!se l'Italiano medio è disposto a diminuire il consumo di carne FIGURIAMOCI se gli allevatori, le industrie farmacologiche, il settore industriale della produzione e trasformazione è disposto a fare dei sacrifici.....MEGLIO MORIRE in fin dei conti come fanno altrimenti a lavorare???
....di fronte a problemi così rilevanti, le soluzioni ipotizzate seguono quella che risulta essere la tradizione italiana, ovvero ognuna della quattro regioni interessate, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, cercano di guardare quello che fanno gli altri e comunque "di non dichiarare tutta la loro superficie desertificata," cercando di adottare soluzioni simili per non alterare le regole ed avvantaggiare gli imprenditori concorrenti della regione vicina.Il dichiarare solo una parte della superficie compromessa serve per non assumere decisioni drastiche. In questa ipotesi infatti si possono mettere in atto misure di compensazione per cui si riuscirebbe a dimostrare che si sono adottate misure di abbattimento dei liquami nelle zone contaminate che verrebbero scaricati in quelle ancora in salute. Di fatto si realizza semplicemente un trucco contabile che lascia immutata la situazione per cui si continuerebbe ad allevare un uguale numero di animali ed a scaricare la stessa quantità di liquami pericolosi. Con l'inevitabile aumento dell'inquinamento e della desertificazione.
Per oggi mi fermo qui, ma ritornerò più avanti con un altro articolo in merito.
(ps: gran parte delle notizie presenti nell'articolo è stato ricavato dal sito di "Enrico Moriconi". Ringrazio per l'informazione )

Piccolo dizionario:
* "L'*humus*" <http://it.wikipedia.org/wiki/Decomposizione> è un elemento del terreno composto da materia organica in decomposizione, un insieme
di sostanze di complessa struttura chimica
Ha un'importanza particolare per il ciclo alimentare <http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_alimentare> degli ecosistemi boschivi in quanto prodotto da materia derivata da animali, piante e altri organismi morti, contemporaneamente è basilare per la struttura del terreno e per la nutrizione delle piante.

 
venerdì 25 maggio 2007
DESERTO....QUESTO "DESIDERATO"