Per quanto riguarda la difesa dell’ambiente, anche nella scelta dell’abbigliamento si può fare qualcosa per migliorare la qualità della vita del nostro pianeta. Con l’arrivo dell’estate, ovunque esposti ci vengono esibiti indumenti di un bel colore bianco candido (in gergo chiamato bianco ottico), sinonimo di freschezza e pulizia. Molti non sanno, però, che tale colore è dovuto ad un particolare tipo di tintura ottenuta con l'impiego di sostanze coloranti in grado di trasformare la componente ultravioletta della luce in radiazione fluorescente bianca visibile. Serve a rendere il bianco più luminoso e a contrastare l'ingiallimento della fibra. Per arrivare alla sbiancatura, occorre l’uso della candeggina. Il materiale candeggiato chimicamente, però, mostra ancora un leggero tono giallo derivante dalla presenza di piccole quantità di coloranti naturali che non sono stati completamente distrutti o eliminati dal candeggio. Quando il materiale viene "finito" allo stato candido, è necessario migliorare il grado di bianco, applicandovi piccole quantità di particolari sostanze come gli azzurranti. Avete già immaginato la mole di trattamenti chimici che una stoffa deve subire per diventare bianca-bianca? Vorreste davvero averle tutte a contatto con la vostra pelle? Sapete dove le tintorie le smaltiscono? Siete informati, oltretutto, che il bianco ottico è uno dei colori più instabili alla luce e al calore (ingialliscono in fretta)? Vi siete mai chiesti perché vendono i detersivi che continuino a mantenere i tessuti bianchi che più bianchi non si può? Per carità, la candeggina e i suoi derivati sono prodotti assolutamente essenziali per la disinfezione delle acque e degli ambienti, ma sappiamo tutti quanto può essere nocivo per la salute (non per niente viene utilizzata per uccidere microbi e batteri!)! Allora va bene, sterilizziamo pure gli ambienti, ma cerchiamo di non abusare di questo prodotto per ottenere vestiario (e perché no, anche la carta) di un bianco innaturale. Il color “bianco naturale”, in natura ed in effetti, candido non è. Ha invece un leggero tono di giallo paglierino, in gergo chiamato color grezzo o ecrù. Ora, non per fare inutili disquisizioni riguardo alla cartella del Pantone, ma alla vista il color ecrù è un colore appena un po’ più “sporco” del bianco ottico. Solo che abbiamo acquisito una deviante percezione di pulito e di sano abbinandoli al bianco splendente ed immacolato, dimenticando gli ingenti danni che si infliggono al nostro pianeta! Con un semplice sforzo di volontà (smettere di seguire i diktat della moda, ad esempio), contribuiremmo di gran lunga ad avere le acque pulite. Che, per chi non lo ricordasse, è una delle principali fonti di vita.

Acqua

Ossigeno

Cibo

Salvaguardiamo come possibile questi 3 essenziali elementi, che troviamo solo su questo pianeta!

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ipoclorito_di_sodio http://quellidellasporta.net/info/documents/suggestions/sporco.pdf http://www.wc-net.com/it/sc-candeggina.htm

P.S.: oggi l'articola l'ha scritto Elisa, mia cugina, nostra sostenitrice da sempre. Ricordo che tutti possono comunque dire la propria scrivendoci all'indirizzo sulla pagina principale del sito.

 
venerdì 06 luglio 2007
Bianco? Preferisco l’ecrù!